Congresso regionale Marche, Jesi 21 aprile 2012 Mozione n.1 - (unitaria) Mozione unitaria approvata all’unanimità dal congresso regionale del PRI Marche (un solo astenuto) che, oltre ai componenti della direzione regionale scelti dalle 5 province, ha eletto il presidente nella persona dell’ing. Giuseppe Gambioli e il segretario nella persona dell’avv. Fabrizio Belfiore. I repubblicani riuniti a Jesi per il Congresso Regionale del PRI, ascoltata la relazione dei segretari uscenti, dopo ampio ed articolato dibattito, condividono l’analisi politica che ha ripercorso le fasi salienti della situazione in cui versa il partito a livello locale e nazionale. I repubblicani delle Marche sottolineano che: - Gli interventi del Congresso hanno ancora una volta evidenziato il senso di disagio del Partito a tutti i livelli, da quello organizzativo a quello relativo al ruolo politico, che risente della situazione di grave crisi dei partiti; - Il PRI deve recuperare il senso più autentico della politica, impegnando ognuno alle proprie responsabilità, serrando le fila, dal semplice iscritto fino ai vertici del partito, attorno a un nuovo-moderno progetto politico, fondato sulle idee repubblicane, che deve ancorarsi, oggi, ad un modello economico che coniuga sviluppo rigore ed equità che da sempre ha caratterizzato le nostre battaglie, ma che si sta scontrando con la realtà di un sistema elettorale che ha fallito sostanzialmente, nella incapacità oramai evidente di trovare una sintesi politica da parte di maggioranze non omogenee. La legge elettorale va cambiata; - Per conseguire questo obiettivo ci si deve muovere in un’ottica aggregante di tutte le forze accomunate dagli stessi intenti politici, senza che ciò comporti la cancellazione del PRI, che dovrà altresì riconoscersi come forza, che nel perseguire un progetto politico moderno, coniuga perfettamente i principi che lo hanno caratterizzato in piena autonomia dai due poli destra e sinistra con una chiara connotazione liberaldemocratica che si collochi al centro e dialoghi con forze politiche che ne condividono i principi; - Tanto più incisiva sarà l’azione del Partito, quanto più si procederà a rafforzare l’impostazione organizzativa, che dovrà puntare su: a) Struttura federale del Partito; b) Selezione e ricambio classe dirigente; c) Riequilibrio della rappresentanza tra iscritti ed eletti; d) Necessità di restituire significato e legittimità agli ambienti decisionali del Partito; e) Verificare con la società civile la credibilità dei candidati alle cariche istituzionali e di gestione degli Enti; f) Elaborazione di un programma definito con una linea politica da sottoporre alle federazioni regionali, da approfondire in convegni monotematici, che permettano un aperto confronto con la società civile sulla base delle tesi approvate al Congresso nazionale, aperta al confronto con le altre forze politiche. Per questo va consolidata la chiara scelta politica, che colloca il PRI nell’ambito della liberaldemocrazia europea, che richiede un aperto confronto con le forze più moderne e meno conservatrici del nostro Paese, con attenzione alla scomposizione e ricomposizione che è in atto delle culture politiche in nuovi soggetti che vanno intercettati e coinvolti in un confronto più aperto sui temi scottanti della drammatica crisi morale economica e istituzionale che sconvolge il nostro Paese. - Il problema degli schieramenti sarà subordinato alla individuazione delle emergenze del Paese, da affrontare oltre che dal governo tecnico anche nel prossimo governo nazionale non senza dolorose scelte per la velocità e la improrogabilità con cui dovranno essere attuate, senza per questo essere inique e rivolgersi solo ad alcune categorie di lavoratori, ripensando lo stato sociale, che non va confuso con lo stato assistenziale, lo sviluppo sostenibile, la solidarietà e l’unità nazionale, i diritti acquisiti; - Per scendere nello specifico territoriale regionale, i repubblicani ritengono che sia vincolante la soluzione di alcuni problemi prioritari: 1) Sanità unico centro di spesa regionale per 5 unità provinciali 2) Viabilità e trasporti nell’ottica della intermodalità (quadrilatero porto, aeroporto, interporto, autostrade e collegamenti interni) 3) Piano energetico come asse strategico per lo sviluppo regionale 4) Problema occupazionale, con particolare riferimento ai giovani e alle donne che hanno sempre rappresentato le categorie più deboli e meno tutelate, specie nel settore della piccola e media industria e dell’artigianato e con attenzione alla formazione professionale 5) Lo sviluppo dell’interproto, come polo di collegamento con il Tirreno che passa per l’Umbria in collegamento con l’aeroporto e il porto di Ancona nell’ottica dello sviluppo della macroregione adriatico ionica e il ripristino e il completamento della rete ferroviaria di collegamento Umbria-Marche 6) Inserimento del porto di ancona nel piano delle reti europee oggi fermo a Ravenna 7) Riequilibrio territoriale dell’entroterra anche mediante la migliore manutenzione e articolazione della rete viaria 8) Tutela e valorizzazione dei beni culturali, in un circuito di rilancio che contemperi anche le esigenze del turismo, del commercio e dell’artigianato in un’ottica interregionale 9) Sostegno alla ricerca e alla formazione scolastica e universitaria, valorizzando i poli di ricerca 10) Difesa e valorizzazione del territorio agricolo e rurale e sostegno e promozione alla filiera dei suoi prodotti. I temi sopraindicati, impongono agili e responsabili decisioni dell’attuale Giunta. Il PRI, pur nella insoddisfazione per la conclusione delle trattative per dare un governo alla Regione, assume e rivendica le responsabilità di una scelta che è ben più nobile del partecipare all’assetto di potere. Poiché ai repubblicani interessa il progetto politico essi continueranno a fare la loro parte per il bene della comunità marchigiana con impegno propositivo autentico e con vivace spirito critico come è loro costume. Giuseppe Gambioli, Fabrizio Belfiore, Mario Sardella, Corrado Speranza, Violini Francesco Elenco dei consiglieri regionali eletti con la mozione unitaria Silla Maria Pia Corrado Speranza Violini Francesco Balducci Franco Michelangeli Giacomo Volpi Mila Sartini Alessandro Lenci Manuela Cappannini Mauro Bartolini Luca Ganzetti Gabriella Sardella Mario Cotichella Urbano Belfiore Fabrizio Menotti Marco Zagaglia Sandro Magnalardo Franca Burattini Stefano Brutti Elio Salvoni Maria Vittoria Soverchia Paola Rossi Berluti Agnese Rinaldi Patrizia Radini Federico Pigliapoco Alberto Sbarbati Francesca Mosca Stefano Ciciani Cristina Chiodi Massimo Cardinali Giulio Balducci Aldo Guazzati Luca Nespoli Andrea Belelli Massimo Dusmet Ludovica Pigrucci Andrea Bonafoni Valentina Stopponi Luciano Gerboni Gabriele Del Medico Sara Nori Giancarlo Montaccini Giorgio Zappelli Marco Filonzi Enrico Gambioli Giuseppe Biondi Antonio Giorgetti Augusto Cuccù Antonio Collegio dei probi viri Rossi Riccardo Olivieri Carlo Collegio dei revisori dei conti Cardinali Giulio Copparoni Mauro |